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28 Gennaio 2016 0

Classi e bande di frequenza

Classi e bande di frequenza

Ora che hai finalmente le idee più chiare in merito a che cos’è il Wi-Fi, andiamo a passare in rassegna quelle che sono le classi supportate e le relative bande di frequenza.

Le certificazioni dello IEEE, o classi Wi-Fi, come anticipato nel passo precedente, hanno di volta in volta stabilito gli standard tecnologici in base ai quali i produttori realizzano i loro dispositivi wireless. Tutte le classi Wi-Fi “accettate” dalla comunità internazionale sono identificate dal numero 802.11 seguito da una lettera dell’alfabeto.

Ad oggi, gli standard Wi-Fi esistenti sono in tutto nove ma i più utilizzati sono quattro. Qui di seguito trovi indicati quali sono e le rispettive velocità di trasmissione dati che consentono di raggiungere.

  • Wi-Fi classe b (802.11b) – 11 Mbps.
  • Wi-Fi classe g (802.11g) – 54 Mbps.
  • Wi-Fi classe n (802.11n) – 300 o 450 Mbps.
  • Wi-Fi ac (802.11ac) – 1.3Gbps (1.331 Mbps).

Da notare che la classe Wi-Fi ac è disponibile solo nei modem/router dual-band o tri-band ed è supportata in via esclusiva dai device di più recente produzione. I modem/router con supporto dual-band o tri-band sono quelli in grado di operare sia sulla classica banda di frequenza a 2.4GHz (quella usata “storicamente”) che sulle bande di frequenza a 5GHz (che serve per la tecnologia wireless ac).

La banda di frequenza a 5GHz ha un raggio d’azione inferiore rispetto a quella a 2.4GHz ma è meno soggetta a interferenze e permette di avere una velocità di trasferimento dati superiore in confronto alla banda di frequenza a 2.4GHz.

La classe ac si è poi evoluta con lo standard 802.11ac wave 2 che assicura una maggiore velocità nel trasferimento dei dati e prestazioni migliori all’interno della rete locale. Questo è possibile grazie all’utilizzo di quattro stream spaziali da ogni dispositivo, a una maggiore banda a disposizione per i device e all’utilizzo dei canali a 160 MHz. Va altresì tenuto conto dell’impiego della tecnologia MU-MIMO (Multiple User, Multiple Input, Multiple Output), la quale consente di gestire le richieste di più dispositivi in simultanea.Canali supportati ed interferenze

Come funziona il Wi-Fi

Nel passo precedente ti ho spiegato che le bande di frequenze sfruttate per il Wi-Fi, o meglio da parte dei modem/router, sono essenzialmente due: quella a 2.4GHz e quella a 5GHz. La prima può contare su 14 canali, mentre la seconda su 23 canali.

I canali WiFi, o per meglio intenderci i canali di trasmissione WiFi, sono “quella cosa” su cui si basano le reti senza fili. Sono essenzialmente dei sottoinsiemi delle frequenze radio disponibili e, per dirla in termini spiccioli, possono essere immaginati come dei tubi non isolati tra loro, il cui flusso che passa all’interno si mischia con quello del tubo vicino.

Considerando il fatto che tutti i dispositivi di rete a 2.4 Ghz operano in un range di 100 MHz (esattamente tra i 2400 MHz e i 2500 MHz) e che a ciascun canale vengono assegnati 20 MHz, è piuttosto facile giungere alla conclusione che i canali WiFi si accavallano tra loro. Gli unici canali che non si sovrappongono mai poiché i loro intervalli non si toccano e che, di conseguenza, sono anche quelli maggiormente consigliati, sono l’1, il 6 e l’11.

Per quanto riguarda invece le reti a 5GHz, di solito queste non sono soggette ad interferenze. Ciò però non sta a significare che tutte le interferenze vengono eliminate. Tuttavia essendo questa banda meno usata e avendo molto più spazio, ci sono ben poche probabilità che il segnale risulti disturbato, anche perché i dispositivi esterni non lavorano sulla suddetta frequenza.

Per maggiori informazioni al riguardo, puoi fare riferimento al mio tutorial incentrato sull’individuazione del miglior canale Wi-Fi.

Articolo di Aranzulla